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Prendere la patente, formarsi, sperimentare azioni dove l’autonomia non è un privilegio per pochi ma un diritto di tutti.

Nella vita quotidiana, nello spaccato di tutti giorni, ci sono attività che certamente possono essere percepite come “banalità”, cose ovvie. Per tanti altri, invece, specie per le persone che hanno vissuto da sempre tra guerra e privazioni, sono vere e proprie conquiste.

La storia di Abdoulaye, accolto dallo Sportello di Padova nel progetto FAMI – I AM, si inserisce in questo quadro d’azioni, semplici – a tratti – ma che raccontano come i progetti di vita, quelli fatti di dignità e autonomia, cominciano appunto da piccoli passi.

Senegalese, arrivato in Italia nel 2017, con un passato da agricoltore. «Grazie al progetto – racconta Abdoulaye – sto riuscendo a sostenere spese che altrimenti sarebbero davvero insostenibili. Utenze e bollette ma anche i costi per poter ottenere la patente di guida. Ma il dono prezioso è quello di avere un supporto, un punto di riferimento nel comprendere come gestire le economie domestiche o interfacciarmi con la burocrazia del Paese. Tutti aspetti che possono sembrare semplici ma per chi arriva in una nuova terra sono certamente passi fondamentali per integrarsi a pieno».

Sogni tanti per Abdoulaye, come quello di poter costruire delle relazioni sociali nuove, ampliare la sua rete amicale grazie anche al percorso di vita che sta facendo all’interno del progetto FAMI I –AM, che lo stimola a guardarsi dentro, a scavare tra le proprie aspirazioni e personalità. «Gli operatori che mi seguono – aggiunge Abdoulaye – mi hanno aiutato a capire come potenziare le mie capacità, scrivere per bene un curriculum, relazionarmi con nuovi colleghi di lavoro.

Una formazione preziosa che sto cercando di mettere in atto per migliorare la mia condizione lavorativa e sociale». E quando assapori nuovi obiettivi e traguardi, la vera bellezza è anche quella di provare a condividere la stessa determinazione con chiunque stia vivendo situazioni simili. «Cosa direi oggi ad una persona che sta iniziando questo percorso? Non avere paura di chiedere aiuto, ciascuno di noi ha bisogno di appoggiarsi – anche solo per un po’ – nelle mani di chi fa della cooperazione la strada giusta per migliorare le comunità».